Thathari, su 25 de Abrile, 2012
Sant Jordi, in Catalunya,
giorno del libro e delle rose.
Il giorno 23 aprile tutta la
Catalogna si abbellisce per festeggiare insieme amore e cultura.
Nell’anno 1436 venne formulata
una proposta alle Corti della Generalitat di Catalunya per convertire in festa
la data del 23 di aprile. La proposta divenne effettiva nel 1456.
Tradizionalemnte e dal secolo XV, il giorno di Sant Jordi-patrono di Catalunya
– è il giorno degli innamorati nella comunità, ed è costume che le coppie si
regalino una rosa rossa accaompagnata da una spiga e da un libro (la rosa
simbolizza la passione, mentre la spiga allude alla fertilità).
Il costume di regalare rose si
stabilì decisamente nel 1914, grazie all’impulso della Mancomunitat. La
presenza del libro si deve al fatto che la giornata coincide con la Guornata
Internazionale del Libro, che dal 1930 commemora la morte di Cervantes e
Shakespeare. La festività, inoltre, ha anche un carattere autonomistico, e
molti balconi di Catalunya si abbelliscono con la “senyera”, la bandiera
catalana.
A Barcellona si vendono libri e
rosedi tutti i colori, però è nella Rambla che la festa ragiunge il massimo
dela sua espressione. Alle parate abituali della passeggiata se ne aggiungono
altre per l’occasione. Parate con rivendicazioni politiche o per raccogliere
fondi per le ONG.
La tradizione promuove la vendita
di libri con la firma degli autori e si relaizzano sconti nel prezzo di
vendita. Si può assistere a letture di poesie o di pagine di libri. La vendita
di rose si trasforma nel gran commercio del giorno. Si può giungere ad
acquistare sino a 6 milioni di rose solo in Catalunya il 40 % delle vendite di
tutto l’anno.
Ma sopra tutto emerge il
carattere festivo che genera Sant Jordi in tutta Barcellona. Si realizzano
giochi floreali, concerti nelle strade, e attività nelle biblioteche che si
aggi8ungono all’offerta culturale della città.
(Tradotto e adattato da un articolo in castigliano di Raül Prunell su Dossier Empresarial, Periodico settimanale di informazione economic
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